Il piano superiore del chiostro era occupato dall’infermeria vecchia a est, dalla biblioteca e dalla dimora dell’abate a sud, dalle celle-dormitorio dei monaci a ovest e a nord. A piano terra si trovavano le celle per i monaci di passaggio, la cantina, la sartoria e la calzoleria. Il chiostro, in stile tardogotico, assunse l’aspetto attuale fra il 1458 e il 1480. Al secondo ?400 risale anche la decorazione a fresco (strato sottostante) nei sottarchi dei portici, con tondi entro i quali sono dipinti busti di vescovi benedettini, in stile tardogotico; su questo strato vennero poi dipinti nel secondo Cinquecento, busti di papi. A quell’epoca risalgono anche gli affreschi con le Storie di San Simeone, che si ammirano nelle lunette del chiostro, attribuibili a pittori forse di scuola fiamminga. Al primo piano del chiostro, si trova il Museo della Cultura Popolare.
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